Reato di maltrattamenti in famiglia ( c.d. violenza domestica): Che cosa sono?

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Reati di maltrattamenti: Che cosa sono?

Reato di maltrattamenti in famiglia ( c.d. violenza domestica): Che cosa sono?

Introduzione

Il fenomeno dei reati di maltrattamenti è un problema cruciale nel panorama giuridico penale italiano. Ogni giorno, molte persone, indipendentemente dal loro genere, provenienza o classe sociale, subiscono abusi fisici, psicologici ed economici, creando una situazione drammatica che richiede una decisa risposta legale.

 

Approfondimenti:

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Una definizione del reato di maltrattamenti ex art. 572 c.p. (c.d. reato di violenza domestica)

L’articolo 572 del Codice Penale punisce chi maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, oppure una persona legata da un duraturo rapporto affettivo, attraverso una serie di condotte vessatorie ripetute nel tempo.

La violenza può assumere forme fisiche, verbali, psicologiche o economiche, e non è necessario che si verifichi in pubblico: anche all’interno delle mura domestiche si può integrare il reato, se il comportamento determina nella vittima uno stato di sopraffazione, soggezione o paura costante.

Con il Codice Rosso, la nozione di maltrattamenti si è ampliata, includendo anche:

  • la violenza assistita da parte di minori;

  • il controllo economico come forma di abuso reiterato;

  • l’inserimento di aggravanti qualificate per i casi più gravi;

Caratteristiche del reato di maltrattamento 

Una delle caratteristiche principali del reato di maltrattamento è la sua natura reiterata. Questo significa che un singolo atto di abuso non può essere considerato maltrattamento ai sensi dell’articolo 572, a meno che non sia inserito in un contesto di abusi ripetuti. Altra caratteristica fondamentale è l’elemento soggettivo del reato, ovvero la coscienza e volontà di arrecare un ingiusto pregiudizio alla salute fisica o mentale della vittima.

La pena per il reato di maltrattamento

Il reato di maltrattamento prevede una pena che va da tre a sette anni di reclusione inasprita dal Codice Rosso ( art. 9 comma 2 lett. a – L. 19 luglio 2019 n.69). La pena può essere aumentata se il fatto è commesso in presenza o a danno di minori, o se dal fatto deriva una lesione personale o una malattia. Se dal fatto deriva la morte della vittima, la pena è da dodici a ventiquattro anni di reclusione.

Protezione delle vittime di maltrattamento ( c.d. reato di violenza domestica)

Gli strumenti di protezione per le vittime di maltrattamento includono l’ordine di protezione contro gli abusi familiari, che può prevedere l’allontanamento dell’autore del reato dal domicilio familiare, e l’interdizione dai luoghi frequentati dalla vittima. Il Codice Penale italiano prevede anche l’obbligo di risarcimento del danno alla vittima, che può includere sia il danno materiale che quello morale.

La procedura penale nei reati di maltrattamento

In caso di reato di maltrattamento, la procedura penale prevede l’apertura di un’indagine preliminare, seguita dalla fase del dibattimento. L’indagine preliminare serve a raccogliere le prove del reato, mentre il dibattimento serve a valutare le prove e a decidere sulla colpevolezza dell’imputato.

Conclusione

Il reato di maltrattamento è una piaga sociale che richiede un deciso intervento legislativo e giudiziario. È fondamentale che le vittime di questi reati sappiano che esistono strumenti giuridici per proteggersi e che i colpevoli saranno perseguiti con tutto il peso della legge. La giustizia non è solo un diritto, ma un dovere che tutti noi abbiamo verso la società.