L’analisi dei tabulati telefonici e telematici riveste un ruolo fondamentale nell’ambito delle indagini penali. L’utilizzo dei tabulati telefonici e telematici può fornire prove importanti e aiutare nella ricostruzione degli illeciti commessi. Questi dati consentono di analizzare i collegamenti e le comunicazioni tra le persone coinvolte, fornendo un quadro dettagliato degli eventi e delle relazioni intercorrenti.
L’accesso ai tabulati telefonici è regolamentato dalla legge e sottoposto a specifiche condizioni. Generalmente, i tabulati possono essere utilizzati durante le indagini penali per reati gravi, quali il terrorismo, la criminalità organizzata, la corruzione, il traffico di droga e altri reati di rilevante interesse penale per lo Stato.
L’uso dei tabulati telefonici richiede un’ordinanza di autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente, che valuta attentamente la proporzionalità e la necessità di tale misura nell’ambito di una specifica indagine.
È importante sottolineare che l’accesso ai tabulati telefonici deve avvenire nel rispetto dei diritti costituzionali, come la riservatezza delle comunicazioni. Pertanto, la consultazione dei tabulati deve essere giustificata da motivi seri e deve essere proporzionata all’obiettivo investigativo.
Come avvocati esperti e specializzati in diritto penale e procedura penale presso il Foro Legale di Milano, siamo qui per fornire una panoramica esauriente su quando e come i tabulati telefonici possono essere utilizzati nelle indagini, nonché sui reati per i quali la loro consultazione è ammessa.
Può un avvocato richiedere i tabulati telefonici per conto del suo cliente?
La richiesta di accesso ai tabulati telefonici da parte di un avvocato per conto del proprio cliente è un tema che solleva importanti questioni legali e procedurali.
Gli avvocati possono svolgere un ruolo essenziale nella tutela dei diritti dei propri clienti, compreso l’accesso ai tabulati telefonici nell’ambito di un’indagine penale. Tuttavia, è importante sottolineare che l’accesso ai tabulati telefonici è regolamentato dalla legge e soggetto a specifiche condizioni.
In generale, l’accesso ai tabulati telefonici può essere richiesto da un avvocato nel corso di un procedimento penale, previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria competente. L’avvocato deve dimostrare che la richiesta è pertinente e proporzionata all’obiettivo difensivo, nel rispetto delle garanzie costituzionali e dei diritti fondamentali del cliente.
La richiesta di accesso ai tabulati telefonici da parte di un avvocato può essere motivata da diverse ragioni, tra cui la necessità di:
- ottenere prove a favore del proprio cliente,
- la ricostruzione degli eventi
- la smentita delle accuse mosse nei confronti del cliente stesso.
Tuttavia, è fondamentale che l’avvocato agisca nel rispetto delle disposizioni legali e delle regole di procedura applicabili. È importante che la richiesta sia supportata da una solida base legale e che sia presentata nel modo corretto, rispettando i tempi e le modalità previsti dalla legge.
Come avvocati specializzati in diritto penale e procedura penale, siamo pronti ad assisterti nel comprendere i tuoi diritti e le possibilità di accesso ai tabulati telefonici per il tuo cliente. Forniamo consulenza legale personalizzata e competente per garantire che i diritti del tuo cliente siano adeguatamente difesi e tutelati.
Cos’è una cella telefonica e come funzionano le celle telefoniche?
Le celle telefoniche, costituite da antenne o ripetitori, permettono la propagazione del segnale radio in un’area geografica specifica, fornendo una copertura telefonica. I dispositivi cellulari comunicano con l’operatore di telefonia mobile tramite queste celle telefoniche, selezionando la migliore in base alla qualità del segnale ricevuto.
I tabulati telefonici possono essere di due tipi principali: quelli relativi al traffico telefonico e quelli relativi al traffico telematico. I primi contengono informazioni sulle chiamate, gli SMS, gli MMS e le connessioni alla segreteria telefonica, mentre i secondi riguardano le connessioni a Internet attraverso la rete dati cellulare.
Attendibilità celle telefoniche. Quanto sono accurate i rilevamenti?
L’analisi dei tabulati telefonici e delle informazioni contenute in essi può fornire importanti elementi probatori nel contesto di un’indagine penale. Ad esempio, una sola chiamata può consentire di ricostruire la presenza di un dispositivo cellulare sul luogo di un crimine, dimostrando la presenza dell’indagato nella zona in cui è avvenuto il reato.
L’utilizzo dei tabulati telefonici, che comprendono informazioni come le celle telefoniche, i tabulati di traffico telefonico e quelli di traffico telematico, può essere fondamentale per ricostruire i fatti e verificare le circostanze di un reato. Questi elementi sono spesso presi in considerazione durante le analisi forensi nel contesto delle indagini penali.
Tuttavia, è importante sottolineare che i tabulati telefonici da soli non possono fornire evidenze certe e devono essere integrati con altre attività investigative. Ad esempio, l’indagato potrebbe aver lasciato il dispositivo mobile in un luogo diverso da quello del reato, potrebbe averlo spento o potrebbe non aver generato traffico durante l’orario di interesse investigativo. Pertanto, l’analisi dei tabulati telefonici richiede una valutazione accurata da parte di esperti nel campo delle analisi forensi.
Tipologie di Tabulati Telefonici e Telematici. Cosa sono i tabulati telefonici e telematici
Durante le indagini penali, i tabulati sono strumenti di rilevante importanza, e possono essere classificati in due tipologie principali: i tabulati di traffico telefonico e i tabulati di traffico telematico.
Tabulati di Traffico Telefonico, e le informazioni che vi sono riportate.
Nei tabulati di traffico telefonico sono riportate informazioni riguardanti gli eventi di telefonia, inclusi:
- Invio e ricezione di SMS o MMS;
- Effettuazione o ricezione di chiamate telefoniche, compresi i relativi tentativi (chiamate occupate, non raggiungibili, trasferimenti alla segreteria telefonica, ecc.).
Tabulati di Traffico Telematico, differenza con i Tabulati di Traffico Telefonico
I tabulati di traffico telematico, invece, raccolgono informazioni sugli eventi di connessione alla rete Internet tramite connessione dati cellulare (non tramite Wi-Fi).
In questi tabulati, che possono essere assimilati a tabelle in cui ogni riga rappresenta un evento di contatto, sono presenti le seguenti informazioni:
- Numero di telefono chiamante;
- Numero di telefono chiamato;
- Tipologia di contatto (SMS, chiamata, traffico dati, chiamata VoLTE, ecc.);
- Durata dell’evento di contatto.
Nel caso in cui i tabulati riguardino numeri di cellulare, sono inclusi ulteriori dettagli rilevanti, quali:
- BTS (Base Transceiver Station) di inizio e fine evento agganciate. Queste informazioni consentono di determinare la posizione geografica dell’interlocutore in base alla cella telefonica di aggancio. Tuttavia, non vengono indicati percorsi intermedi di collegamento;
- Codice IMEI (International Mobile Equipment Identity) del dispositivo cellulare utilizzato;
- ICCID (Integrated Circuit Card Identifier) della scheda SIM inserita.
Analisi delle celle telefoniche e dei tabulati telefonici
Vuoi più informazione riguardo a cosa sono e come vengono analizzati nei casi giudiziari .
L’inefficacia probatoria dell’aggancio a una cella telefonica secondo la la Sentenza n. 12771 della Corte di Cassazione Penale, sez. V, del 14/02/2023. Clicca il link nella casella sottostante.
L’Importanza dei Tabulati Telefonici nelle Indagini Penali
Tutti noi, come spettatori dei casi giudiziari in diretta televisiva nelgli uiltimi anni, o se siamo stati vittime di un reato, siamo consapevoli dell’importanza dei tabulati telefonici nel verificare quanto accaduto. Anche una singola chiamata, anche di breve durata, può rivelarsi fondamentale per ricostruire la presenza di un dispositivo cellulare sulla scena di un crimine, ipotizzando e dimostrando la presenza dell’indagato nella zona del reato.
Utilizzo dei Tabulati Telefonici nelle Indagini Penali
Ma quando è possibile utilizzare i tabulati telefonici nelle indagini penali e per quali reati è ammessa la consultazione di tali dati? I tabulati telefonici possono essere richiesti dai diversi gestori telefonici su ordine del Giudice, su richiesta del Pubblico Ministero o dei difensori, al fine di ricostruire i contatti tra l’indagato e i suoi complici o con la vittima, e per verificare la localizzazione dell’intestatario dell’utenza o del possessore del cellulare.
Geolocalizzazione e Consultazione dei Tabulati Telefonici
L’indicazione della cella telefonica agganciata permette di individuare una posizione geografica in cui si trovava il dispositivo mobile utilizzato. Quando i dati in questione richiedono un’analisi approfondita da parte della Polizia Giudiziaria, può essere opportuno nominare un consulente tecnico specializzato in Telecommunication Forensics, designato dal Pubblico Ministero (consulente tecnico del PM).
Limitazioni all’Accesso ai Tabulati Telefonici
È importante sottolineare che, a partire dal 30 settembre 2021 (D.L. n. 132/2021), i tabulati telefonici possono essere richiesti ai gestori telefonici solo se sussistono sufficienti indizi di reati punibili con la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel massimo a tre anni, nonché per reati di minaccia, molestia o disturbo alle persone attraverso il telefono, quando tali reati sono gravi. Inoltre, l’accesso ai tabulati richiede un decreto motivato del giudice su richiesta del pubblico ministero, del difensore dell’imputato, della persona sottoposta a indagini o della persona offesa, nonché di altre parti private coinvolte.
Prima di tale data, i gestori telefonici potevano fornire i tabulati sia tramite decreto motivato del Pubblico Ministero, sia su istanza del difensore o della persona sottoposta alle indagini, secondo le modalità previste dall’articolo 391-quater del codice di procedura penale.
Conservazione dei Dati di Traffico Telefonico e Telematico
Un ostacolo significativo durante le indagini è rappresentato dalla conservazione dei dati di traffico (data retention). Nonostante dal dicembre 2017 (D.lg. nr. 167) sia prevista la conservazione dei dati di traffico telefonico, telematico e delle chiamate senza risposta per un periodo di 6 anni (72 mesi) per reati quali “Terrorismo”, “Strage/Guerra Civile” e “Associazione mafiosa”, per gli altri reati si applicano i tempi normali di conservazione: 2 anni (24 mesi) per il traffico telefonico, 1 anno (12 mesi) per il traffico telematico e soltanto 30 giorni per le chiamate senza risposta.
Ciò comporta che i gestori telefonici, non essendo in grado di prevedere quali procedimenti verranno avviati né a quale utente telefonico si riferiranno, sono obbligati a conservare i dati di traffico di tutti i loro clienti per il periodo massimo di 6 anni. Successivamente, a seconda del procedimento in cui vengono richiesti, dovranno fornire i dati relativi ai 6 anni precedenti o limitati a un periodo di 24 mesi, 12 mesi o 30 giorni, a seconda del tipo di traffico richiesto.
L’utilizzo dei tabulati telefonici nelle indagini penali. Modalità di utilizzo dei tabulati telefonici
Nel contesto delle indagini penali, i tabulati telefonici possono essere impiegati in tre principali modalità:
- Individuazione dell’intestatario di un’utenza telefonica
Nel caso più semplice, i tabulati possono essere utilizzati per individuare l’intestatario di una o più utenze telefoniche tramite i registri anagrafici in possesso dei gestori telefonici. Oltre alle informazioni di contatto usuali, tali registri contengono dettagli sul rivenditore o il negozio dell’operatore che ha abbonato e registrato l’utente. Inoltre, possono fornire informazioni sulla portabilità del numero, come l’operatore verso il quale l’utente ha migrato e la data di migrazione, o da quale operatore il numero è stato importato.
- Verifica delle relazioni tra i contatti
In alternativa, i tabulati possono essere utilizzati per accertare le relazioni tra uno o più contatti. Ad esempio, possono essere rilevanti nelle indagini relative ad associazioni mafiose, individuando i rapporti tra mandante ed esecutore, spacciatore e rifornitore, e così via. Nei casi di molestia e stalking attraverso mezzi telefonici, i tabulati sono fondamentali per verificare il numero, la frequenza e gli orari dei contatti tra l’indagato e la vittima. In situazioni simili, può essere necessario effettuare intercettazioni per ascoltare e registrare le telefonate e gli SMS ancora non avvenuti.
- Studio delle aree di copertura delle celle telefoniche
Nel caso più complesso, si può procedere a uno studio approfondito dell’area di copertura delle celle telefoniche per determinare se un’utenza telefonica poteva trovarsi in un luogo specifico in cui si sono verificati determinati eventi. In questi casi, si analizzano i cambi di cella registrati per tracciare un percorso, verificando se più utenze telefoniche di interesse sono state connesse alla stessa cella o si trovavano nella stessa zona.
È importante sottolineare che, in quest’ultimo caso, i tabulati telefonici da soli non possono fornire prove definitive, ma necessitano di essere integrati con ulteriori attività investigative. L’indagato potrebbe aver lasciato il dispositivo mobile in un luogo diverso, potrebbe averlo spento o potrebbe non aver generato traffico nell’orario rilevante per l’indagine, rendendo l’acquisizione dei tabulati di limitata utilità.
Cosa è il codice IMEI e ICCID e quale è il loro ruolo?
Il codice IMEI (International Mobile Equipment Identity) è un codice numerico univoco che identifica in maniera univoca un dispositivo mobile, come un telefono cellulare o un modem che utilizza le tecnologie GSM, GPRS, EDGE, UMTS, HSDPA/HSUPA, LTE 5G/NGMN. Questo codice viene assegnato dal produttore del dispositivo e può essere considerato come l’identità unica del dispositivo stesso.
Il codice IMEI: Identificazione univoca dei dispositivi mobili. Ruolo e utilità del codice IMEI nelle indagini
Nel contesto delle indagini penali, il codice IMEI assume un ruolo di rilievo. Attraverso il codice IMEI, è possibile tracciare un determinato dispositivo mobile e identificarlo in maniera inequivocabile. Questo risulta particolarmente utile quando si sospetta che un dispositivo sia stato utilizzato in relazione a un reato o quando si desidera verificare la presenza di un dispositivo in una determinata area durante un determinato periodo di tempo.
Ad esempio, nel caso di un crimine, le autorità investigative possono utilizzare il codice IMEI per individuare il telefono cellulare presunto essere stato utilizzato dal sospettato.
L’ICCID: Identificazione univoca delle schede SIM
L’ICCID (Integrated Circuit Card-Identity) è un codice internazionale composto da 19 cifre che identifica in modo univoco una scheda SIM, ovvero la carta che contiene le informazioni personali e le impostazioni di un utente di telefonia mobile. L’ICCID è un elemento chiave per distinguere una scheda SIM da un’altra e permette ai gestori di rete di identificare correttamente gli abbonati e fornire loro i servizi appropriati.
Ruolo e utilità dell’ICCID nelle indagini
L’ICCID riveste un ruolo importante nelle indagini penali, in quanto permette di associare una scheda SIM a un determinato dispositivo mobile. Questa informazione può essere cruciale per identificare l’utente di un telefono cellulare coinvolto in attività illegali o per tracciare le comunicazioni e le interazioni tra diverse utenze. Ad esempio, l’ICCID può essere utilizzato per collegare un telefono cellulare ad un particolare indagato, consentendo alle autorità investigative di ricostruire i contatti e le relazioni rilevanti per l’indagine.
Come avvocati specializzati in diritto penale e procedura penale, siamo in grado di fornire consulenza competente in merito all’utilizzo del codice IMEI e ICCID nelle indagini penali. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza e conoscenza per garantire che i tuoi diritti siano tutelati durante l’intero processo investigativo.