Reati propri: cosa sono?

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Reati propri: cosa sono?

Introduzione ai Reati Propri

I “reati propri” sono una categoria di reati che possono essere commessi solo da specifici soggetti. Questi soggetti sono individuati sulla base di particolari qualifiche, posizioni o ruoli che ricoprono.

Definizione

I reati propri sono quei delitti in cui il legislatore stabilisce una particolare qualificazione degli autori in base a elementi soggettivi quali la qualifica professionale, lo stato o la posizione dell’agente. L’azione delittuosa, dunque, può essere compiuta solamente da chi possiede determinate caratteristiche o status.

Cosa Sono i Reati Propri?

I reati propri sono quei delitti che, per la loro stessa definizione, possono essere commessi solo da specifici soggetti. In altre parole, solo le persone che ricoprono determinate posizioni o ruoli possono commettere questi reati.

Caratteristiche dei Reati Propri

Una caratteristica fondamentale dei reati propri è l’assoluta necessità che il reo detenga una certa qualifica, o che si trovi in una certa posizione, al momento della commissione del reato. In caso contrario, l’azione, pur se illecita, non costituirebbe il reato proprio previsto dalla legge.

Dalle qualità o relazioni richieste per il soggetto attivo nel reato proprio dipende la natura stessa del fatto come offesa a un bene giuridico. Questo concetto sottolinea l’importanza delle caratteristiche soggettive nel determinare la natura del reato.

Le qualifiche richieste per il soggetto attivo nei reati propri giocano un ruolo chiave nella determinazione della natura del reato. Queste qualifiche riflettono un rapporto specifico con il bene giuridico tutelato dalla norma.

In altre parole, il reato proprio si basa su un particolare rapporto tra l’autore e il bene giuridico, il quale può essere attaccato direttamente solo da chi appartiene a una cerchia determinata di soggetti. Questa riflessione giuridica è fondamentale per la comprensione approfondita delle implicazioni legali e della responsabilità penale nei reati propri.

Differenze tra Reati Propri e Reati Comuni

La distinzione fondamentale tra reati propri e reati comuni risiede nella specificità degli autori che possono commettere l’azione vietata. Nei reati comuni, qualsiasi individuo può essere responsabile per l’azione illecita, indipendentemente dalla sua professione o qualifica. Al contrario, nei reati propri, solo coloro che ricadono in categorie particolari possono essere autori di tali reati, in virtù delle loro caratteristiche soggettive.

Esempi: Concussione ed Estorsione

Per illustrare questa distinzione, prendiamo in considerazione la concussione ed estorsione. Nel reato proprio di concussione, l’agente pubblico (intraneo) sfrutta la sua posizione per ottenere indebitamente vantaggi personali. Al contrario, nell’estorsione, l’agente non necessariamente ricopre una posizione particolare e costringe la vittima a cedere beni o denaro attraverso minacce o violenze.

Esempi: Peculato ed Appropriazione Indebita

Nel reato proprio di peculato, il pubblico ufficiale (intraneo) agisce contro gli interessi pubblici, appropriandosi di beni pubblici o privati di cui è custode. D’altra parte, nell’appropriazione indebita, chiunque (estraneo o intraneo) si appropria indebitamente di beni altrui a cui è affidato.

Reato proprio esclusivo e non esclusivo

Il concorso di persone nei reati propri può coinvolgere sia chi è qualificato (l’intraneo) che chi non lo è (l’estraneo). Ad esempio, se un individuo istiga o agevola con successo un pubblico ufficiale nella commissione di un atto corrotto, contribuisce oggettivamente al reato proprio, danneggiando l’imparzialità della pubblica amministrazione. Tuttavia, il concorso doloso richiede che l’agevolatore o l’istigatore sia a conoscenza di tutti gli elementi del reato, comprese le qualifiche del soggetto attivo.

Il reato proprio esclusivo è quello che assume rilevanza esclusivamente se è l’intraneo a commetterlo, ovverosia se la condotta è posta in essere da un soggetto che possiede una determinata qualifica. Se a commetterlo è chi tale qualifica non possiede, non si è di fronte a un illecito penale.

Il reato proprio non esclusivo, invece, si ha quando l’illecito penale è integrato a prescindere da chi sia il suo autore. Il possesso o meno della qualifica determina solo il mutamento del nomen iuris.

Intraneo ed Estraneo nei Reati Propri

La suddivisione tra intraneo ed estraneo gioca un ruolo cruciale nei reati propri:

  • L’intraneo è colui che, in virtù della sua qualifica o posizione, è autorizzato o obbligato a compiere l’azione proibita.
  • L’estraneo, invece, non gode di tale qualifica o posizione.

Responsabilità dell’Intraneo ed Estraneo ai sensi dell’Articolo 117 c.p.

Questa distinzione è fondamentale per determinare chi può essere ritenuto responsabile in caso di reato proprio.L’articolo 117 del Codice Penale affronta la questione della responsabilità nell’ambito dei reati propri. In base a questo articolo, l’intraneo può essere punito sia penalmente che disciplinarmente per il reato proprio commesso, mentre l’estraneo può essere punito solo penalmente.

L’estensione al concorrente extraneus della responsabilità a titolo di reato proprio presuppone la conoscibilità della qualifica di intraneus

In tema di concorso di persone, così come recita la Cassazione penale sez. VI, 31/01/2019, n.25390, l’estensione al concorrente “extraneus” della responsabilità a titolo di reato proprio, ai sensi dell’art. 117 c.p., presuppone la conoscibilità della qualifica soggettiva del concorrente “intraneus”. (In motivazione, la Corte ha precisato che l’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 117 c.p. richiede l’accertamento di una responsabilità dell’extraneus quanto meno a titolo di colpa in concreto, non essendo consentita l’attribuzione di una responsabilità a titolo di dolo ad un soggetto che senza dolo né colpa non si sia rappresentata l’esistenza della qualifica soggettiva dell’intraneus).

Natura delle Qualifiche e Relazioni

Le qualifiche o relazioni del soggetto attivo nei reati propri possono essere sia di fatto che giuridiche. Ad esempio, un reato proprio come l’aborto autoprocurato dalla donna senza l’osservanza delle condizioni di legge richiede una qualità di fatto specifica della donna. Al contrario, il delitto di abuso d’ufficio può essere commesso solo da chi detiene qualità giuridiche specifiche, come quella di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio.

Conclusioni

L’analisi dei reati propri, la distinzione tra intraneo ed estraneo e la responsabilità ai sensi dell’articolo 117 del Codice Penale forniscono una base solida per la comprensione di questa particolare categoria di reati.

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